Tout commence par un pont - déjà une métaphore en soi. Tout commence par la peur du vide, la peur de vaincre, le désir de changer de vie du jeune Mino. Celui-ci habite chez sa grand-mère, et passe son été sur un pont - suspendu à plus de 200 mètres au-dessus d’un fleuve - avec lequel il entretient un lien particulier. Il se lance un défi : le traverser en marchant comme un funambule sur le parapet. Et il voudrait en faire un lieu de rencontre avec une jeune fille. Il se sent guidé par les voix de la lune et par une colère dont il ne saurait identifier la source. Pour parvenir « de l’autre côté », il lui faudra pourtant l’affronter, quelle qu’elle soit.
À partir de 10 ans.
La forza della sfida e la promessa di un viaggio verso la consapevolezza. Una storia per giovani adulti. C'è un ponte, già di per sé una delle metafore più solide. C'è il baratro, la paura da vincere, il desiderio del nuovo. Se poi prendi un ragazzo che fa del ponte la sua sfida quotidiana, il gioco è fatto. Ma raccontare E non hai visto ancora niente solo con queste parole significherebbe imbrigliarlo e, in fondo, impoverirlo. Così come considerare la forza vitale e inquieta di Mino solo come adolescenza. Difficile classificare questa storia e il suo protagonista, Mino, un ragazzo che vive con la nonna e trascorre la sua estate su un ponte - sospeso su un fiume per più di duecento metri - col quale ha una familiarità particolare. Ha una sfida da affrontare: attraversarlo camminando come un funambolo sul parapetto. E ha un desiderio: farne il luogo d'incontro con una ragazza. Lo guidano le voci della luna e una rabbia generata da qualcosa che non riesce a capire. Sarà necessario affrontarla e arrivare alle origini del mistero che porta con sé per giungere "dall'altra parte", qualunque essa sia. Età di lettura: da 10 anni.